Insieme al calcio e alla vitamina D, il magnesio potrebbe essere la chiave per prevenire le fatture delle ossa.
Uno studio ha dimostrato che è possibile rafforzare in modo significativo le ossa dei giovani, somministrando del semplice magnesio. Infatti, l’assunzione per lunghi periodi di 300 mg di ossido di magnesio ha migliorato notevolmente la densità delle ossa (oltre il 3% della media) di un gruppo di ragazze, di età compresa tra gli 8 e i 14 anni. Questo studio conferma che il magnesio è un elemento chiave nella prevenzione dell’osteoporosi, decisamente più importante del calcio. (Rif. Bibl.)
Ulteriore conferma arriva da una recentissima pubblicazione avvenuta sulla rivista European Journal of Epidemiology (Rif. Bibl.).
Anche se alcune ricerche hanno dimostrato l’effetto benefico del magnesio sulla salute delle ossa, nessuno studio è stato in grado di mostrare il suo effetto sulle fratture. Quello che invece si sa è che bassi livelli ematici di questo oligoelemento sono comuni nella popolazione, soprattutto tra gli anziani, i più soggetti a fratture. Questa carenza in genere non provoca sintomi evidenti e non viene normalmente misurata in ospedale, pertanto gli individui con bassi livelli di magnesio sono difficili da identificare. Per verificarne le conseguenze, i ricercatori delle Università di Bristol e della Finlandia Orientale hanno seguito 2.245 uomini di mezza età per un periodo di 20 anni, scoprendo che quelli con più bassi livelli di magnesio nel sangue avevano un aumento del rischio di fratture, in particolare dell’anca. Mentre il rischio di avere una frattura è risultato ridotto del 44% negli uomini con elevati livelli di magnesio.
Il magnesio viene assunto attraverso acqua e cibi come verdura a foglia verde, frutta a guscio, cacao, legumi e farine integrali. Ma questa assunzione potrebbe essere ostacolata nel caso di anziani che hanno difficoltà a mantenere un’alimentazione sana, così come per persone con disturbi intestinali o che assumono alcuni farmaci. In questi casi indagare e risolvere il problema che potrebbe compromettere l’assunzione del magnesio potrebbe essere un modo efficace di compensare la carenza.
Si veda a tal proposito i test di nutrigenetica e il test salute delle ossa.